domenica 9 gennaio 2011

Un piccolo morso di Andalusia



Eccoci qui, si ritorna alla quotidianità, treni da prendere, mail a cui rispondere, lavori da consegnare…Le feste sono inevitabilmente finite, anche se io ancora non riesco a non pensare al nostro ultimo viaggio in Spagna. In particolare ci siamo concentrati sull’Andalusia, patria del flamenco, visitando Siviglia e Granada.
Queste due città mostrano entrambe tracce di una dominazione araba, ma nonostante la loro storia comune sono molto diverse tra loro, ognuna con una sua caratteristica bellezza. Insomma,una vacanza indimenticabile, egregiamente accompagnata da una cucina superba. Dichiaro ufficialmente che sono diventata una tapas-dipendente; a Siviglia ne abbiamo mangiato in quantità nei vari bar e ristoranti sparsi per la città. In questo modo è possibile assaggiare più piatti spendendo anche meno…sono semplicemente un’idea geniale! Annotate e da riprovare sono sicuramente la bistecca di maiale ricoperta di salsa al Roquefort, i cubotti di Camembert panati accompagnati da marmellata di pomodoro, le albondigas ai gamberetti e tantissime altre varianti che presto appariranno sui vostri schermi!
Oltre a visitare palazzi reali e cattedrali il nostro tour turistico prevedeva anche parecchie visite ai monasteri delle monache di clausura famosi per la produzione di dolcetti artigianali. 


 Così tappa a San Leandro per fare incetta di yemas, a San Ines per le tortas almendradas, e a Santa Paula per le famose 19 varietà di marmellate (no, non ho potuto prenderle tutte, anche se, ve lo assicuro, è stata dura resistere!). Altra tappa golosa altamente consigliata se passate per Siviglia è l’Horno di San Bonaventura, una pasticceria dove si può assaggiare il tipico tocino de cielo, i pulvorones e tante altri dolcetti. Non dimenticate poi di provare i churros y chocolate, proposti da numerosi bar del centro. Gli spagnoli li mangiano per colazione, ma si possono tranquillamente gustare anche durante una pausa durante le passeggiate pomeridiane.


A Granada invece assolutamente da non perdere una visita a una delle teterias più antiche della città, As-Sirat, dove potete scegliere tra 80 tipi di tè diversi, da sorseggiare mentre assaggiate dei pasticcini arabi. 



 Insomma, un viaggio a tutto tondo, che ha soddisfatto sia la nostra mente che la nostra pancia, e che ci ha permesso di conoscere culture diverse e piatti tradizionali.
Proprio per concludere degnamente questa nostra vacanza, una volta rientrati a casa, abbiamo deciso di festeggiare l’Epifania alla maniera spagnola, preparando il Roscon de Reyes, con cui si celebra l’arrivo dei Re Magi.
Su internet esistono varie versione di questo dolce, io ho fatto un mix di alcune di queste, e il risultato era molto simile a quello assaggiato lì.
So che le feste sono passate e che ormai è tempo di riporre in soffitta luci e decorazioni, ma ho pensato di proporlo comunque, anche perché non è obbligatorio smettere di fare dolci tipici delle festività una volta passato il 6 Gennaio. E’ vero che la befana porta via tutte le feste, ma sono sicura che anche lei gradirebbe una fetta di questo dolce per ristorarsi dopo le sue fatiche!



ROSCON DE REYES

400 g di farina
100 g di burro
100 g di zucchero + un cucchiaio per la decorazione
1 cucchiaio di lievito di birra secco
4 cucchiai di latte + qualche goccio per amalgamare l’impasto
2 uova
1 cucchiaio di acqua di fiori di arancio
la scorza grattugiata di un limone
frutta candita varia
sale

 Per la farcitura:

500 ml di panna da montare (io ho farcito metà del dolce con 250 ml di panna montata e l’altra metà con della marmellata)

Far sciogliere il lievito in 4 cucchiai di latte tiepido. Lasciar riposare per 5 minuti. In una terrina mescolare la farina con lo zucchero. Aggiungere il lievito, un uovo, l’acqua di fiori d’arancio, la scorza del limone e un po’ di sale. Amalgamare il tutto aggiungendo un po’ di latte se lo ritenete necessario. Impastare fino ad ottenere un composto liscio e non appiccicoso. Lasciar riposare su una ciotola unta d’olio e coperta con della pellicola finchè l’impasto non raddoppia di volume. Trasferire l’impasto su una spianatoia cosparsa di farina e lavorare velocemente l’impasto ottenendo una ciambella. Lasciar lievitare ancora per due ore.  Spennellare poi con l’uovo leggermente sbattuto e cospargere sulla superficie la frutta candita. Spolverizzare infine con un po’ di zucchero. Infornare a 160°C per circa 15-20 minuti o finchè uno stecchino infilato nel centro del dolce non esce pulito. Togliere dal forno e lasciar raffreddare. Tagliare a metà e farcire con la panna montata o con la marmellata.


5 commenti:

  1. E non solo la Befana ne gradirebbe un pezzettino anche io ne mangerei uno!! Sembra delizioso!!

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  2. Ciao bimba, bentornata ^__^ Che splendido scorcio di Andalusia e che splendido dolce. Io non amo molto i canditi ma riconosco che fanno un effetto bellissimo e allegro, il dolce sembra vestito a festa. Un abbraccio e faccio tantissimi auguri per uno splendido 2011.
    A presto

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  3. L'Andalusia è uno dei miei sogni nel cassetto... Prima o poi.
    Mi piace leggere resoconti di viaggio. Si respira una bell'atmosfera.
    Buona serata!

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  4. Bentornata!! Belle le foto dell'Andalusia, piacerebbe anche a me visistarla. Buon 2011 e complimenti per questo favoloso dolce, ne gradirei anch'io una piccola fettina.
    Un abbraccio Daniela.

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