lunedì 30 agosto 2010

Torta ai fichi e caprino


Questa torta salata è tratta da un libro di Donna Hay. Mi è capitato di conoscere questa food stylist australiana solo di recente, grazie ai miei amati foodblogger, che apprezzo ogni giorno di più perché riescono sempre a sorprendermi e a farmi conoscere ricette e persone nuove! Tutti i commenti che mi è capitato di leggere su di lei erano più che ottimi e entusiastici, così mi è venuta una gran curiosità. Caso vuole che una delle mie zie sia di origine australiana, e che anche lei sia un’appassionata di cucina… e di Donna Hay! Così le ho chiesto se poteva prestarmi “Seasons”, l’ultimo suo libro, che lei si era da poco comprata! Ho quindi avuto modo di sfogliarlo e studiarmelo per bene e devo dire che il suo modo di fotografare mi piace molto: semplice e pulito, pochi fronzoli, protagonista assoluto il cibo!

Anche le ricette rispecchiano la semplicità delle foto: poco lavoro massimo piacere! Confesso che mi ha fatto un’ ottima impressione e credo che comprerò anch’io qualche suo libro!
Per ora comunque mi sono appuntata un sacco di sue ricettine buone buone. Al più presto ve le proporrò nel blog, nel frattempo gustatevi questa torta!


TORTA AI FICHI E CAPRINO (tratta da “Seasons” di Donna Hay)


400 g di pasta frolla già pronta
125 g di caprino morbido spalmabile
5 fichi
3 uova
185 ml di panna
1 cucchiaio di erba cipollina tritata
20 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe


Foderare uno stampo circolare di circa 22 cm di diametro con la pasta frolla e bucherellare il fondo con una forchetta.
Spalmare il caprino sulla base della torta e poi adagiarvi sopra i fichi tagliati a metà. In una ciotola mescolare bene la panna, le uova ,l’erba cipollina e il parmigiano. Aggiungere il sale e il pepe. Versare il composto sulla teglia e poi porre la torta in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti, o finchè la torta non si dorerà in superficie. Lasciar intiepidire e servire.

venerdì 27 agosto 2010

Daring Bakers’ Challenge, Agosto 2010: Baked Alaska

English version below


Ed ecco arrivato anche il 27 di Agosto, giorno in cui si svela la ricetta-sfida proposta dalla Daring Bakers!

Questo mese la promotrice era Elissa, di 17 and Baking, e nonostante la sua giovane età devo dire che ha proposto una sfida niente male! Elissa infatti ci permetteva di scegliere addirittura tra due diverse ricette: una erano i Petit Four, una specie di pasticcini, e l’altro era il Baked Alaska, un dolce molto particolare.
Devo dire che all’inizio ero orientata sui pasticcini, mi sembravano più semplici da fare e senza grandi sorprese. Però poi ho cominciato a rivalutare la mia scelta, ho pensato che dopotutto queste sfide sono utili per mettersi alla prova, per sperimentare tecniche nuove…così ho puntato per il Baked Alaska (anche se mi sono appuntata la ricetta dei Petit Four, magari da fare in un secondo momento!).
Cosa rende così particolare questo dolce? Beh, è costituito da una base di pound cake (una sorta di pan di spagna, anche se ha un gusto molto più ricco!) con sopra del gelato ricoperto di meringa, che deve poi essere cotta in forno! Gelato e forno…un’accoppiata da far tremare i polsi !!
Per fare il pound cake c’era bisogno del brown butter, ovvero di burro fatto scaldare sul fuoco finchè non acquista un colore brunito. Arrivato in questo stadio il burro comincia a spandere nell’aria un profumo quasi di nocciola, molto buono. Non avevo mai sperimentato questo tipo di lavorazione e sono rimasta piacevolmente colpita!
Per il gelato si poteva scegliere il gusto che più ci ispirava…la mia scelta è stata dettata più dal senso pratico che dalla fantasia. Avevo ancora mezza confezione di amarene che avanzava dalla sfida precedente, così le ho utilizzate nuovamente per questo dolce…così almeno gli ho dato una degna fine! La tecnica per fare il gelato è diversa rispetto a quella provata per il mio Swiss swirl cake, infatti qui si prevede una base di custard cream, e devo dire che in questo modo il gelato risulta più cremoso! Ovviamente se si fosse muniti di gelatiera sarebbe meglio, ma visto che io ne sono sprovvista, ho optato per la tecnica del montare a intervalli di mezz’ora la crema per poi rimetterla in congelatore.

Risultato: il Baked Alaska è un dolce…curioso! Buono, senza dubbio, ma a essere proprio sincera l’idea della meringa non completamente cotta non mi mette grande simpatia, anche se capisco che non si possa fare diversamente, altrimenti addio gelato! In ogni caso sono contentissima di aver imparato a fare un nuovo dolce, e soprattutto di aver conosciuto il brown butter!
 
 
BAKED ALASKA


Per il gelato alla vaniglia:

250 ml di latte intero
un pizzico di sale
165 g di zucchero
1 stecca di vaniglia
500 ml di panna
5 tuorli

In una pentola scaldare il latte e lo zucchero. Aggiungere i semi della bacca di vaniglia e rimuovere dal fuoco. Coprire e lasciare in infusione per circa un’ora.
In una ciotola sbattere leggermente i tuorli. Riscaldare nuovamente il latte finchè diventa tiepido e poi aggiungere circa 60 ml di latte alle uova, sbattendo costantemente per evitare che le uova si cuociano. Versare poi le uova sulla pentola con il latte rimanente e scaldare sul fuoco finchè la crema non si addensa e non forma una patina sul cucchiaio di legno.
Versare la crema nella panna e mescolare bene. Porre in frigo finchè il tutto non si raffredda un po’ e poi mettere la terrina in congelatore. Quando la crema inizia a solidificarsi nei bordi della ciotola togliere dal congelatore e sbattere con le fruste finchè il composto non ritorna cremoso e rimettere in congelatore. Procedere così per 3-4 volte, alla quarta volta aggiungere le amare e poi lasciare in congelatore finchè il gelato non si solidifica del tutto.


Per il Pound Cake:

135 g di burro
100 g di farina
1 cucchiaio di maizena
1/2 cucchiaino di lievito
1 pizzico di sale
55 g di zucchero di canna
40 g di zucchero
2 uova

Preriscaldare il forno a 160°C. Foderare con della carta oleata una teglia quadrata da 12x12 cm.
Mettere il burro in una padella e cuocere a fuoco medio finchè non si scurisce e iniziare a profumare. Versare in una terrina poco profonda e mettere in freezer finchè non è completamente solidificato (circa 15-30 minuti).
In un’altra terrina mescolare la farina, la maizena, il lievito e il sale.
Togliere il burro dal freezer e sbatterlo con la frusta insieme ai due tipi di zucchero finchè non sarà cremoso. Aggiungere le uova una alla volta e mescolare bene. Aggiungere il composto di farina e sbattere con le fruste a bassa velocità.
Versare il composto nella teglia e cuocere in forno per circa 25 minuti o finchè uno stecchino infilzato nel dolce ne esce pulito. Togliere dal forno e far raffreddare per circa 10 minuti.



Per la meringa:

4 albumi d’uovo
1/4 di cucchiaino di cremor tartaro
1/4 di cucchiaino di sale
110 g di zucchero

Sbattere le uova con la frusta insieme al cremor tartaro e il sale. Quando sono ben montati aggiungere lo zucchero gradualmente finchè non si formano dei soffici picchi.


Per assemblare il dolce:


Riempire con il gelato ammorbidito degli stampini da muffin in silicone (in alternative usate delle tazzine federate con pellicola trasparente). Coprire con della pellicola trasparente e mettere in congelatore finchè il gelato non si solidifica.
Livellare il pound cake con un coltello e tagliarlo in senso orizzontale per ottenere due quadrati da circa 1 cm di spessore. Tagliare poi il dolce secondo la forma utilizzata per il gelato.
Fare la meringa. Togliere il gelato dal freezer e sformarlo adagiandolo sulla base del cake. Con una sac a poche ricoprire di meringa il gelato e base. Mettere in congelatore per almeno 1 ora. Preriscaldare il forno a 250°C. togliere i dolcetti dal congelatore e porre subito in forno e cuocere finchè la superficie della meringa non si scurisce (circa 5 minuti). Togliere dal forno e servire immediatamente.

 
Daring Bakers’ Challenge, August 2010: Baked Alaska
 
 
Here we are, like every 27 of the month, with the Daring Bakers’ Challenge. This month the challenge was hosted by Elissa, from 17 and Baking. Elissa proposed two different recipes: the petit fours and the Baked Alaska.

Honestly, when I read for the first time the recipes, I thought to choose the petit fours, as they seem simpler.
But later I thought also that the Daring Challenges are an opportunity to learn new recipes and techniques, so I’ve finally chosen the Baked Alaska.
This cake is special for different reasons: there are a pound cake, made with brown butter, and ice cream covered with meringue, cooked in the oven. Ice cream and oven…a thrilling combination!
For the pound cake we need the brown butter, which is butter melted until it is golden and smells nutty. I’ve never made brown butter before, and I’ve been nicely surprised.
For the ice cream I choose an amarena flavored ice cream. The recipe proposed by Elissa is different from that I used in the previous Challenge and it includes the custard cream. In this way the ice cream becomes creamier. I haven’t got an ice cream maker, so I beat and put in the freezer the cream for several times.

 
Final verdict: Baked Alaska is a curious cake! It’s delicious, but sincerely the idea of a not completely cooked meringue is not attractive for me. In any case I’m very happy to have known a new cake and met the brown butter!
 

The August 2010 Daring Bakers’ challenge was hosted by Elissa of 17 and Baking. For the first time, The Daring Bakers partnered with Sugar High Fridays for a co-event and Elissa was the gracious hostess of both. Using the theme of beurre noisette, or browned butter, Elissa chose to challenge Daring Bakers to make a pound cake to be used in either a Baked Alaska or in Ice Cream Petit Fours. The sources for Elissa’s challenge were Gourmet magazine and David Lebovitz’s “The Perfect Scoop”.


BAKED ALASKA

Vanilla Ice Cream:

250ml whole milk
a pinch of salt
165g sugar
1 vanilla bean, split lengthwise
500ml heavy cream
5 large egg yolks

Heat the milk, salt, and sugar in a medium saucepan until the liquid steams. Scrape out the seeds of the vanilla bean with a paring knife and add to the milk. Cover, remove from heat, and let infuse for an hour.
In another bowl, lightly beat the egg yolks together. Reheat the milk in the medium saucepan until warmed, and then gradually pour 1/4 cup warmed milk into the yolks, constantly whisking to keep the eggs from scrambling. Once the yolks are warmed, scrape the yolk and milk mixture back into the saucepan of warmed milk and cook over low heat. Stir constantly and scrape the bottom with a spatula until the mixture thickens into a custard which thinly coats the back of the spatula.
Strain the custard into the heavy cream and stir the mixture until cooled. Refrigerate until thoroughly chilled and put in the freezer. When the cream begins to be firmed around the edges beat till smooth and return to the freezer. Do this 3-4 times, during the fourth time add the amarena cherries and fold gently. Set completely in the freezer.


Brown Butter Pound Cake:

137 g unsalted butter
100g sifted cake flour
1 tablespoon of cornstarch
1/2 teaspoon baking powder
1/4 teaspoon salt
55 g packed light brown sugar
40 g granulated sugar
2 large eggs


Preheat the oven to 160°C and put a rack in the center. Butter and flour a 12cmx12cm square pan.
Place the butter in a skillet over medium heat. Brown the butter until the milk solids are a dark chocolate brown and the butter smells nutty. Pour into a shallow bowl and chill in the freezer until just congealed, 15-30 minutes.
Beat the brown butter, light brown sugar, and granulated sugar in an electric mixer until light and fluffy, about 2 minutes. Beat in the eggs one at a time, mixing well. Stir in the flour, cornstarch, baking powder, and salt until just combined.
Scrape the batter into the greased and floured square pan. Smooth the top with a rubber spatula and rap the pan on the counter. Bake until golden brown on top and when a toothpick inserted into the center comes out clean, about 25 minutes.
Cool in the pan 10 minutes. Run a knife along the edge and invert right-side-up onto a cooling rack to cool completely.

Meringue:

4 large egg whites
1/4 teaspoon cream of tartar
1/4 teaspoon salt
110 g sugar

Beat the egg whites, cream of tartar, and salt on high speed in an electric mixer until soft peaks form. Beat in the sugar gradually in a slow stream until stiff peaks form.


Assembly:

Fill a silicon muffin tray with the ice cream (alternatively you can use some tea cups lined with plastic wrap). Cover the top with the overhanging plastic wrap and freeze for several hours, or until solid. Level the top of the brown butter pound cake with a serrated knife and halve it horizontally through the middle in order to obtain two squares with a thickness of about 1 cm. Cut out the cake following the shape of the ice cream containers.
Make the meringue. Pull out from the silicon tray the ice cream and invert on top of a cake. Trim any extra cake if necessary. Pipe the meringue over the ice cream and cake, or smooth it over with a spatula, so that none of the ice cream or cake is exposed. Freeze for one hour or up to a day.
Bake the meringue-topped Baked Alaska on a rimmed baking sheet in a 260°C oven for 5 minutes until lightly golden. Serve immediately.

mercoledì 25 agosto 2010

Tacos di pollo al chili

Quest’ultima settimana ho trascurato un po’ il mio blog. Ero in vacanza, e mi sono presa una pausa da forno e fornelli! Ma ora sono tornata con mille idee per la testa e tanta voglia di metterle in pratica! Una di queste sono i tacos messicani del post di oggi, ricetta trovata sul sito di Nici Wickes. Eh già, si tratta proprio della stessa cuoca da cui ho preso ispirazione per il tacchino al curry di qualche post fa… mi sa tanto che è iniziata una nuova infatuazione e credo che sentirete parlare ancora di lei nei miei prossimi post! Come per il tacchino, anche nel caso dei tacos si tratta di una preparazione semplice e non troppo lunga che ha subito attirato la mia attenzione. Peperoncini, pomodori, peperoni, cipolla e pollo… questi sono gli ingredienti principali …niente di più semplice… e, soprattutto, niente di più buono!!

TACOS DI POLLO AL CHILI (per circa 6 tacos)

Per il pollo al chili:

3 petti di pollo senza pelle
1/2 cipolla
1 foglia di alloro
2 peperoncini lunghi freschi
1 cipolla grande
4 pomodori maturi
1/2 peperone giallo
1 cucchiaino di semi di cumino
250 ml circa di brodo di pollo
sale e pepe

Per i tacos:

6 tacos (o 3 piadine tagliate a metà)
una manciata di prezzemolo tritato
1-2 lime

Mettere il pollo in una pentola e coprire con dell’ acqua. Aggiungere l’alloro,la cipolla, un po’ di pepe e sale e lasciare a sobbollire il tutto per circa 20 minuti. Lasciar raffreddare il pollo nel brodo e poi toglierlo e stracciare la carne con una forchetta in modo da ottenere dei piccoli pezzettini. Tenere da parte.

Porre i peperoncini freschi in una pentola calda piuttosto capiente e girarli finchè la pelle non si scurisce. A questo punto aggiungere la cipolla tritata e l’olio. Lasciar ammorbidire la cipolla e aggiungere poi la polpa di pomodoro (ottenuta grattugiando i pomodori direttamente nella padella), il peperone e i semi di cumino. Mescolare bene e aggiungere infine il pollo insieme a 250 ml di brodo. Lasciare nel fuoco per una ventina di minuti, mescolando saltuariamente. Condire con sale e pepe a piacere.
Disporre il pollo al chili ottenuto nei tacos (o nelle piadine), aggiungere un po’ di prezzemolo tritato e una spruzzatina di lime, e arrotolarli. Servire subito.

mercoledì 18 agosto 2010

Cobbler di pesche


Devo confessare che, quando nei supermercati riesco a trovare degli ingredienti difficilmente reperibili, non resisto alla tentazione di prenderli, salvo poi scervellarmi su che cosa poterci fare prima che scadino!!

E’ successo così anche per la confezione da 500 ml di latticello che sono riuscita a trovare qualche tempo fa da NaturaSì. Metà l’ho usato per degli ottimi pancakes, però non sapevo che fare con il laticello restante. Visto che questo è un ingrediente piuttosto usato nella cucina americana ho pensato di trarre ispirazione dal libro “Buon Appetito America” e ho trovato quello che faceva al caso mio: il cobbler!
Questo dolce, tipicamente americano, è costituito da una base di frutta tagliata a pezzetti con adagiati sopra dei panini al latticello cosparsi di zucchero.
L’autrice del libro proponeva una versione con delle fragole, ma visto che ora sono fuori stagione ho pensato di sostituirle con delle pesche, frutto tipico dell’estate!
Il cobbler è piuttosto semplice da fare ed è molto buono, io preferisco mangiarlo ancora tiepido, quando la frutta sprigiona al meglio il suo gusto e il suo buon profumo.



COBBLER DI PESCHE (da "Buon appetito America", di Laurel Evans)


2 kg di pesche
120 g di zucchero
2 cucchiai di maizena
1 dose di panini al burro e latticello *

* Per i panini al burro e latticello:

260g di farina
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di sale
15 g di zucchero + un cucchiaio per decorare
50 g di burro, freddo, a pezzetti
200 g di latticello

In una ciotola capiente mescolare la maizena e lo zucchero. Unire le pesche sbucciate e tagliate e pezzetti e mescolare bene. Mettere poi la frutta in una pirofila da 23X33 cm. Mettete la pirofila su una teglia con il bordo rialzato, in modo da raccogliere il succo che eventualmente potrebbe fuoriuscire dalla pirofila. Cuocete a 200°C finchè la frutta non inizia a ribollire sui lati, per circa 20-30 minuti.
Togliere dal forno e lasciare raffreddare un po’. Nel frattempo preparare l’impasto dei panini al latticello. Mescolate in una ciotola la farina, il lievito, il bicarbonato, il sale e lo zucchero. Aggiungere poi il burro a pezzetti e lavorare con le mani fino ad ottenere un impasto piuttosto sbricioloso. A questo punto unire il latticello e impastare fino a formare una palla. Formare 15 porzioni di impasto e adagiarli sopra la frutta. Spolverare l’impasto con un cucchiaio di zucchero e infornare per circa 20 minuti, finchè l’impasto non sarà dorato e la frutta ricomincia a ribollire sui lati. Fate raffreddare per circa 15 minuti e servire. Accompagnare con gelato alla vaniglia o panna montata.

sabato 14 agosto 2010

Tacchino al curry alla balinese


Da quando ho Sky sono diventata un’ assidua divoratrice di programmi di cucina. E’ grazie a Gambero Rosso Channel se ho conosciuto Nigella e Jamie Oliver, per i quali, come ormai avrete capito, nutro un’ ammirazione smisurata. Questo però non mi impedisce di apprezzare anche altri cuochi. Tra questi c’è Nici, una cuoca neozelandese che conduce un programma in cui si diverte ad andare in giro per il mondo e a reinterpretare le ricette tipiche che assaggia nei vari paesi. Qualche giorno fa l’ho vista preparare un pollo al curry alla Balinese e mi ha così colpita la semplicità degli ingredienti che ha usato per fare la sua pasta di curry che mi è venuta una gran voglia di provarla. Così, dopo aver scovato il suo sito, con riportate tutte le ricette, mi sono messa all’opera! Io ho usato del tacchino al posto del pollo, in ogni caso il risultato ha superato di gran lunga le mie aspettative…buonissimo!

Non avevo mai assaggiato il tacchino (né tantomeno il pollo) al curry e posso dire che è diventato all’istante uno dei miei piatti preferiti!


TACCHINO AL CURRY ALLA BALINESE (per 2)

2 petti di tacchino tagliati a cubetti
1 cipolla tagliata a pezzettoni
2 spicchi d’aglio tritati
2 peperoncini lunghi freschi
50g di anacardi (li sostituiti con delle arachidi)
1 cucchiaino di curcuma (io non ne avevo, quindi l’ho sostituita con del garam masala)
tre cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di salsa di soia
2 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di zenzero fresco tritato
1 cucchiaio di olio di arachidi
120 ml di latte di cocco (io ce l’avevo, ma credo si possa tranquillamente sostituire con della panna)
125 ml di acqua

Mettere cipolla, aglio, peperoncini, anacardi, succo di limone, salsa di soia, zucchero e zenzero nel frullatore e tritare bene. In una padella far scaldare l’olio di arachidi e poi versarci il trito. Cuocere per circa 5 minuti mescolando bene perché la salsa non si bruci. Aggiungere il pollo e lasciar cucinare per circa 15 minuti. Versare poi il latte di cocco e l’acqua e lasciar cucinare per altri 15 minuti, o finchè i bocconcini di tacchino non saranno morbidi e la salsa non si sarà ridotta (in sostanza bisogna lasciar evaporare tutto il liquido). Servire subito.

mercoledì 11 agosto 2010

Cake al limoncello e cocco


Ieri era il mio onomastico…so che al giorno d’oggi gli onomastici non hanno più così grande importanza, ma ogni occasione è buona per festeggiare, no?
Così mi sono auto-regalata un dolce. Avevo voglia di un cake semplice semplice che richiedesse poco lavoro, e così curiosando nei miei blog preferiti ho ritrovato questa torta di mais e limoncello che mi aveva ispirato da subito e che avevo messo nella famosa lista delle “ricette da provare”.
L’unica cosa che mi lasciava un po’ dubbiosa era il grosso quantitativo di burro usato, che con queste calure non mi sembrava proprio l’ideale. Così ho pensato di sostituire il burro con lo yogurt e l’olio, e visto che c’ero, ho apportato anche qualche altra modifica qua e là…spero che Giulia non me ne voglia!!

Per dare un tocco in più a questo cake l’ho glassato con una normale ghiaccia, fatta con zucchero a velo, qualche goccia di succo di limone e un po’ d’acqua.

CAKE AL LIMONCELLO E COCCO

225 g di zucchero
150 g di farina di mais
70 g di farina
40 g di cocco disidratato
2 cucchiaini di lievito per dolci
125 g di yogurt intero
50 ml di olio di arachidi
2 uova
100 ml di limoncello

Versare tutti gli ingredienti nel frullatore e mescolare finchè tutto non sarà ben amalgamato.
Versare il composto in uno stampo da plumcake da 25 cm di lunghezza, foderato di carta oleata,  e porre in forno preriscaldato a 190°C per circa 40-45 minuti, o fino a quando uno stecchino infilato nel dolce ne esce pulito. Togliere dallo stampo e lasciar raffreddare. 

lunedì 9 agosto 2010

Limoni al forno

Le vacanze sono arrivate e così posso approfittare del tempo libero per sfoltire un po’ la lista delle ricette lette o viste in tv e messe da parte per tempi migliori! Tra queste c’era quella del post di oggi. Si tratta di una ricetta di Jamie Oliver che, per chi di voi non lo conoscesse, è un giovane chef inglese, di cui io sono una fun. Direi che è uno dei miei cuochi preferiti,e nella mia classifica personale si piazza subito dopo  Nigella (of course)! Questi limoni al forno glieli avevo visti fare durante un suo programma televisivo in cui raccontava la sua visita ad Amalfi.  Mi era subito piaciuta l’idea ma poi non ho avuto occasione di rifarla.

Qualche giorno fa, sfogliando un suo libro, mi è capitata sotto gli occhi proprio questa ricetta così ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per provarla! Semplice ma gustosa e profumata, secondo me è l’ ideale per l’estate, col gusto fresco dei pomodorini e del basilico. Ho aggiunto anche del peperoncino, visto che la pianta che abbiamo in casa ce ne ha regalati in grande quantità… poi dicono che faccia bene alla salute, quindi si può abbondare!


LIMONI COTTI AL FORNO (per 4) (da “Il mio giro d’Italia” di Jamie Oliver)

2-3 grossi limoni dalla buccia spessa
1-2 mozzarelle da 150 g tagliate a fette di 0,5 cm (ideale sarebbe una mozzarella di bufala, io però non ce l’avevo quindi ho usato la mozzarella di latte vaccino)
8 foglie di basilico fresco
4 filetti di acciuga sott’olio
4 pomodorini ciliegia maturi
sale e pepe
peperoncino fresco (opzionale)

Tagliare i limoni in modo da ottenere 8 anelli di circa 2,5 cm di spessore e riempire ogni anello con una fetta di mozzarella. Adagiarvi sopra una foglia di basilico, mezzo filetto di acciuga e mezzo pomodorino. Condire con sale e un po’ di pepe. Se volete aggiungete un po’ di peperoncino fresco macinato e poi  coprire con un'altra fetta di mozzarella. Porre gli anelli in una teglia con della carta oleata e infornare a 200°C per circa 15 minuti, o fino a quando la mozzarella non si colora leggermente. Lasciar raffreddare per qualche minuto e poi servire.

PIESSE : sconsiglio di mangiare la buccia del limone…troppo amara!!

mercoledì 4 agosto 2010

Feta al cartoccio


Questa ricetta l’ho preparata per la prima volta circa un anno fa per festeggiare il mio compleanno col mio ragazzo. Era la prima volta che gli preparavo una cenetta ed ero elettrizzata. Per questo cercavo dei piatti speciali che fossero però anche semplici, viste le mie modeste capacità in cucina. Così girando un po’ per la rete ero incappata in questa “Feta al cartoccio”, di una facilità unica. Devo confessare che prima di allora non avevo mai avuto a che fare con la feta, ne avevo sempre sentito parlare ma non l’avevo mai affrontata. Da allora non l’ho più lasciata, il suo gusto deciso e la sua consistenza mi hanno conquistato!
Ultimamente poi mi è capitato di trovarla sfusa al banco dei formaggi, e devo dire che la preferisco, la trovo molto più delicata rispetto a quella confezionata.
In questa ricetta la feta è adagiata su un letto di fettine di pomodoro a cui ho aggiunto delle erbe aromatiche coltivate da mamma sul balcone. Per dare un tocco piccante al tutto ho anche aggiunto del peperoncino fresco, colto direttamente dalla pianta del nostro giardino!
Nonostante la semplicità questa ricetta è deliziosa! Appena si apre il cartoccio il profumo del pomodoro e delle erbe aromatiche si sprigionano nell’aria facendoti pregustare il loro sapore che ben si sposa con quello della feta e del peperoncino.


FETA AL CARTOCCIO (per 4)

2 fette di feta da 1 cm e mezzo di spessore
2 pomodori maturi
erbe aromatiche (io ho usato origano e timo freschi)
1 peperoncino fresco
sale
olio d’oliva

Preparare quattro fogli di carta argentata di circa 30 cm di lato. Affettare il pomodoro in modo da creare delle rondelle non troppo spesse. Su ogni foglio di carta argentata disporre 4 fette di pomodoro una vicina all’altra. Cospargervi sopra un po’ di sale, un pizzico di erbe aromatiche e un filo d’olio d’oliva. Dividere le fette di feta a metà e porre ogni rettangolo sopra il letto di pomodori. Tagliare in due il peperoncino e togliere i semini. Tritarlo grossolanamente e distribuirlo sulla superficie dei quattro pezzetti di formaggio. Condire con un goccio di olio d’oliva. Chiudere a cartoccio la carta argentata e porre in forno a 180°C per circa 15 minuti. Servire subito.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails