Il mese in Olanda sembra essere volato! Mi sembra solo ieri
che scrivevo l’ultimo post…e invece! Breve riassunto di questi ultimi trenta e
passa giorni. Lavoro: concluso; città visitate durante i weekend: un discreto
numero, stroopwafel mangiati durante la mia permanenza: un numero spropositato!
Eh sì, perché quando si va in un paese nuovo mica ci si può esimere dall’immergersi
nelle abitudini del posto, e siccome questo biscotto ripieno di caramello
sembra essere il dolce da passeggio preferito dagli olandesi, non potevo che
imitarli! Davvero, penso che sia una delle cose più buone e goduriose che
esitano sulla Terra! Ho scoperto che il primo stroopwafel è stato creato a
Gouda, città che ha regalato molto all’Olanda, considerato che il suo formaggio
è famoso in tutto il mondo.
Diciamo però che all’estero se ne conosce solo una qualità, quello
ricoperto di cera rossa, per intenderci. In realtà nelle formaggerie olandesi,
e soprattutto nei banchi al mercato, dove mi piace sempre spulciare, se ne
trovano una varietà davvero notevole, da quello stravecchio a quello
aromatizzato al cumino, alla paprica, ai semi di senape, all’aglio…
Altre specialità mangerecce tipiche che mi è capitato di
assaggiare sono i pannekoeken e poffertjes. I primi sono molto simili a una grande
crepe che può essere farcita sia con ingredienti salati che dolci, ottime in
entrambi i casi! I poffertjes sono invece delle specie di frittatine dolci che
vengono cotte in una speciale piastra in ghisa che ha delle piccole cavità
semisferiche. Quando si cuociono poi assumono una forma quasi sferica. Io le ho
assaggiate in naturalezza, con un po’ di
zucchero a velo spolverato sulla superficie, ma si possono anche farcire con
della marmellata. E visto che mi piace portare a casa un qualche attrezzo da
cucina che possa essere considerato tipico, ho voluto prendermi questa
particolare piastra, per poter così rifare queste frittelline e poter ricreare
un pezzo di Olanda a casa. Già che ci
sono ringrazio il mio ragazzo, che si è dovuto fare l’estensione del peso del
bagaglio per riuscire a portarmela a casa, insieme a un sacco di confezioni di
tè! A tal proposito, se vi capiterà di incappare in un supermercato olandese e,
come me, siete teina-dipendenti, ricordatevi questo nome: Pickwick. Hanno di
quei gusti di tè da visibilio; qualche esempio? Pera caramellata, torta di
limone, mela turca, cioccolato e menta, oltre che, ovviamente, il dutch grey.
Eh sì, perché anche gli olandesi sono degli estimatori del tè non si sono fatti
mancare la loro miscela personalizzata!
Sicuramente, quando le temperature saranno più clementi, me
ne gusterò una buona tazza insieme a una fetta di pane imburrata e cosparsa generosamente
di hagels, scaglie di cioccolato di cui gli olandesi sembrano andare molto
ghiotti! Nei supermercati ho visto mezzo scaffale pieno di questi affarini, in
tutte le sue possibili declinazioni, da quelle aromatizzate alla frutta a
quelle con dentro i pezzetti di speculoos!
Poi sì, confesso, gli ho fatto portare a casa anche una
quantità vergognosa di bulbi di tulipano, ma mi dite come si fa a resistere a
queste meraviglie, soprattutto se hanno nomi come “ice cream tulips”? Date un
occhiata su internet e ditemi se non sono bellissimi! Penso di aver messo a
dura prova la sua pazienza, oltre che i suoi bicipiti!:)
Bene, dopo un mese di assenza non vedo l’ora di tornare a
postare qualche ricetta, già mi sono messa all’opera in cucina! Ci vediamo a
breve!
Che splendide foto e che bell'esperienza dev'essere stata :) Non sono una grande amante del tè, solitamente preferisco le tisane ma mi hai incuriosita un bel po' con tutti quei gusti particolari. Penso che neanch'io sarei risucita a resistere all'acquisto :) Bacioni, bentornata
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