Questo mese per la sfida della Daring Kitchen siamo volati
in Asia. Julie, di One-Wall Kitchen, ci ha proposto infatti di ricreare i Siopao,
dei panini ripieni di carne, tipici delle Filippine.
Questa volta quindi niente zucchero e, nonostante io prediliga
di gran lunga le “sfide dolci”, meglio ancora se richiedono tecniche di
realizzazione mai provate prima, devo dire che questa virata verso il lato
salato non mi è dispiaciuta affatto.
Questi panini sono ottimi. Ideali come merenda ma anche da
accompagnare a un piatto leggero, come una zuppa o un’insalata.
The February Daring Bakers’ challenge is hosted by Julie of One-Wall Kitchen. She challenged us to an easy, simple filled bun using no-knead dough.
Mai come questa volta ho capito perché questi biscotti si
chiamano brutti ma buoni. Sono stati difficilissimi da fotografare, tanto che
per un momento sono stata tentata di non postarli affatto. D’altra parte però,
sono così buoni (appunto!) che non potevo non trascriverne in queste pagine la
ricetta!
I brutti ma buoni originali richiedono una doppia cottura,
una su fuoco e l’altra in forno. Non avevo mai provato questo tipo di procedimento
prima, ma devo dire che dà ai brutti ma buoni una croccantezza e un gusto in
più. Prova ne è il fatto che sono finiti in un batter d’occhio!
Archiviato il 2014 eccoci a iniziare un nuovo anno! Le
pagine del calendario mi ammoniscono che ormai l’anno nuovo è cominciato da un
po’, il che significa che ho trascurato il mio blog da troppo tempo! Diciamo comunque
che nelle ultime settimane il mio repertorio culinario è stato davvero basic e non proprio all'altezza di essere immortalato! Finalmente però
sono riuscita a riprendere fiato e a ritagliarmi un po’ di spazio per
fare le cose che più amo, e così eccomi di nuovo qui a fotografare e a
scrivere!
La prima cosa che ho fatto è stata quella di rimettermi in
pari con la sfida della Daring Kitchen di Gennaio, che purtroppo lo scorso mese
non sono riuscita a completare. Ma non è mai troppo tardi per fare una torta,
soprattutto se si tratta di un dolce come quello proposto da Jelena di “A Kindom for a Cake”, ovvero, la Esterhazy Torte. Di origine ungherese, è
composta da strati di pan di Spagna alternati a una crema di burro molto ricca.
Il tocco finale è una glassa al limone decorata con un motivo a ragnatela che
sicuramente ognuno di voi avrà visto almeno una volta!
E’ una torta laboriosa da fare. Io ne ho fatto una versione
mini dimezzando le dosi, il che mi ha reso la vita un po’ più facile. Ad ogni
modo la soddisfazione nel vedere il risultato finale, come sempre, ripaga di
tutto!
For the month of January Jelena from A Kingdom for a Cake invited us to start this year with a dreamy celebration cake. She challenged us to make the Esterhazy cake a.k.a the Hungarian dream. What better way to start the year than with a sweet dream?