Mai come questa volta ho capito perché questi biscotti si
chiamano brutti ma buoni. Sono stati difficilissimi da fotografare, tanto che
per un momento sono stata tentata di non postarli affatto. D’altra parte però,
sono così buoni (appunto!) che non potevo non trascriverne in queste pagine la
ricetta!
I brutti ma buoni originali richiedono una doppia cottura,
una su fuoco e l’altra in forno. Non avevo mai provato questo tipo di procedimento
prima, ma devo dire che dà ai brutti ma buoni una croccantezza e un gusto in
più. Prova ne è il fatto che sono finiti in un batter d’occhio!
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